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yellow, blue and green

giovedì 3 maggio 2007

eccomi di nuovo qui. periodo intensissimo di concerti: Ronin + Bonnie "Prince" Billy in quel di milano il 24/5, gran concerto dei primi, gran concerto di oldham, anche se ogni tanto il tedio ha preso il sopravvento (ha suonato quella mezz'oretta di troppo cosa che, se non hai una band dietro ma un batterista soltanto, diventa a tratti insostenibile), quindi Donau Festival a Krems, vicino a Vienna. Concerti-bomba i Gang Of Four (inaspettatamente in forma, anzi, molto più in forma di tanti ragazzini con un quinto dei loro anni) dal tiro incredibile (To Hell With Poverty è stata una vera e propria epifania), Parenthetical Girls (grandissimi, ovvero come fare un falsetto alla Yorke senza essere irritante come Yorke - e in più Rachel è LA ragazza), KTL (stracciamento di maroni e goduria allo stesso tempo alle 3 del mattino - cliccate sul link che c'è pure il video di quel concerto), Rechenzentrum (i meglio nel genere?), Throbbing Gristle (alla lunga noiosetti, in effetti, ma sempre affascinanti, non cadono mai nel caricaturale tipico del genere, meglio nella seconda serata durante la sonorizzazione del film di Jarman) e Boredoms (tra i concerti della vita quello bolognese di qualche anno fa, questo pure meglio. Un'ora e passa di estasi. Definitivi). Mediocri Deerhoof (fondalmentalmente sopravvalutati su disco, decisamente bruttini dal vivo) e Patrick Wolf (ok, giochi a fare il gaio con ironia, e su disco mi piaci pure, ma dal vivo proprio non ti si regge. o magari avevo solo 10h di auto sulle spalle). Pessimo solo Alan Vega (che era cotto si sapeva. non avrei mai detto così tanto. prendete renato zero, bruciategli qualche neurone, ditegli di imitare leone di lernia su una base unz unz e avrete un'idea del concerto, roba da lanciargli rumenta sul palco).
location eccezionale e organizzazione impeccabile, nonostante l'afflusso di pubblico non fosse così imponente. menzione speciale per la Pain Station (ovvero il vecchio pong che ti torturava la mano sinistra quando prendevi gol, con ustioni, scosse e frustate. faceva male, seriamente) e per le amache che ti facevano suonare le ossa (in pratica ti sdraiavi, indossavi tappi+cuffie isolanti e dei sensori appoggiati su polsi, schiena, caviglie e sterno andavano in vibrazione, facendo un leggero solletico e allo stesso tempo stimolando incudine e martelletto, producendo suoni in stereofonia che sentifi partire proprio "da dentro". meraviglia).
vienna è bellissima. le ragazze di vienna sono ancora più bellissime di vienna.
(non ho fatto foto, a tutti questi eventi. anzi, no, a bpb ne ho fatte una manciata, ma non mi sono piaciute, quindi non le stamperò. in austria non avevo pass in quanto usavano solo un paio di mediocri fotografi ufficiali, così ho preferito godermi i concerti da dietro le transenne, senza troppi sbattimenti).


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