due giorni di tgrasferte concertose. report:
venerdì, dirtywaves goes five, dauntaun, milano.
dune nettamente meglio dal vivo che dai pezzi che avevo sentito in anteprima. peccato che l'elettronica si sentisse poco.
minnies fanno errori su errori, ma la gente non se ne accorge e spaccano come al solito. sempre grandi, grosso cuore per loro. si aspetta la registrazione del pezzo nuovo, eh.
life at these speeds discreti su disco, insipidi dal vivo, ma comunque averne, di band del genere, da queste parti.
meneguar adesso che gli hood sono in vacanza, probabilmente la miglior band """""indierock""""" (con tante riserve sull'etichetta) del momento. concerto nervoso e tirato, macello, casino e singalong. immensi. il fatto che i loro side projects passino dall'indie 90s al folk sperimentale dei woods al kraut degli sheperds me li fa stimare ancora di più. soprattutto dopo che loro stessi ti dimostrano stima per la maglietta dei dead c che stai indossando.
era la festa di dirtywaves. dirtywaves è uno dei pochi motivi per cui valga la pena ascoltare una radio nel 2007, per quanto mi riguarda (se siete di Milano, Brescia, Verona, altrimenti usate pure lo streaming).
sabato, anti-mtv day, xm24, bologna.
gran serata. bella atmosfera, nonostante la moltitudine crust-freak. se mtv è il cancro che ha colpito un certo tipo di "scena", serate come queste ne sono la cura. arriviamo a concerti iniziati, purtroppo, ma non ce la si è fatta. peccato per i rue de van gogh, li avrei rivisti volentieri.
entro che stanno suonando i si non sedes is, supergruppo con membri di concrete, comrades, il sangue. live intensissimo, metallo (non) pesante, psichedelia e, finalmente, cantato in italiano. voglio sentirli su disco al più presto.
concerto perfetto quello degli afraid!, sempre meglio, così come ormai sono una conferma gli stalker: albi si è completamente integrato con il sound del gruppo e lo spettacolo ne guadagna. fossi in lui mollerei gli exotago, seriamente, per dedicarsi totalmente a loro. una riserva il suono di chitarra di luca, imputabile probabilmente alla pedaliera digitale con cui manovra quasi tutto, ma sono dettagli, no?
gli x-mary sono la band perfetta per la pausa cena, ma mi perdo anche GIJoe e Laghetto in quanto supplente del mercante manuel al banchetto della distro.
Gli Ovo fanno l'ennesimo concerto commovente: rumorosi, quadrati, punk. e quando cominciano a doomeggiare con bassobigmuffato tirano giù tutto.
alle due passate salgono sul parco i raein. sono tornati (ma probabilmente non se n'erano mai andati): solito concerto-bomba. singalong di qualche centinaio di persone sul bis di tigersuit e via in macchina. entro nel letto alle 8.30 del mattino. alle 13 mi sveglio per genoa-livorno. ascolto i CCM, anche se non stanno facendo passare il mal di testa.
venerdì, dirtywaves goes five, dauntaun, milano.
dune nettamente meglio dal vivo che dai pezzi che avevo sentito in anteprima. peccato che l'elettronica si sentisse poco.
minnies fanno errori su errori, ma la gente non se ne accorge e spaccano come al solito. sempre grandi, grosso cuore per loro. si aspetta la registrazione del pezzo nuovo, eh.
life at these speeds discreti su disco, insipidi dal vivo, ma comunque averne, di band del genere, da queste parti.
meneguar adesso che gli hood sono in vacanza, probabilmente la miglior band """""indierock""""" (con tante riserve sull'etichetta) del momento. concerto nervoso e tirato, macello, casino e singalong. immensi. il fatto che i loro side projects passino dall'indie 90s al folk sperimentale dei woods al kraut degli sheperds me li fa stimare ancora di più. soprattutto dopo che loro stessi ti dimostrano stima per la maglietta dei dead c che stai indossando.
era la festa di dirtywaves. dirtywaves è uno dei pochi motivi per cui valga la pena ascoltare una radio nel 2007, per quanto mi riguarda (se siete di Milano, Brescia, Verona, altrimenti usate pure lo streaming).
sabato, anti-mtv day, xm24, bologna.
gran serata. bella atmosfera, nonostante la moltitudine crust-freak. se mtv è il cancro che ha colpito un certo tipo di "scena", serate come queste ne sono la cura. arriviamo a concerti iniziati, purtroppo, ma non ce la si è fatta. peccato per i rue de van gogh, li avrei rivisti volentieri.
entro che stanno suonando i si non sedes is, supergruppo con membri di concrete, comrades, il sangue. live intensissimo, metallo (non) pesante, psichedelia e, finalmente, cantato in italiano. voglio sentirli su disco al più presto.
concerto perfetto quello degli afraid!, sempre meglio, così come ormai sono una conferma gli stalker: albi si è completamente integrato con il sound del gruppo e lo spettacolo ne guadagna. fossi in lui mollerei gli exotago, seriamente, per dedicarsi totalmente a loro. una riserva il suono di chitarra di luca, imputabile probabilmente alla pedaliera digitale con cui manovra quasi tutto, ma sono dettagli, no?
gli x-mary sono la band perfetta per la pausa cena, ma mi perdo anche GIJoe e Laghetto in quanto supplente del mercante manuel al banchetto della distro.
Gli Ovo fanno l'ennesimo concerto commovente: rumorosi, quadrati, punk. e quando cominciano a doomeggiare con bassobigmuffato tirano giù tutto.
alle due passate salgono sul parco i raein. sono tornati (ma probabilmente non se n'erano mai andati): solito concerto-bomba. singalong di qualche centinaio di persone sul bis di tigersuit e via in macchina. entro nel letto alle 8.30 del mattino. alle 13 mi sveglio per genoa-livorno. ascolto i CCM, anche se non stanno facendo passare il mal di testa.
3 commenti:
veramente bello strangers in our house..ciao! x mary non c'entravano nulla però sono convinto che il cantante sia matto e non faccia per finta...
sì, molto bello. forse il primo ti prendeva subito, questo necessita di più ascolti (e, probabilmente, ha meno "Pezzi"). X-Mary non è che non c'entrino, è che li trovo forzatamente demenziali, non mi fanno neanche ridere, ecco.
Tixi siamo commossi.
troppa grazia.
:)
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